“...ma chiunque abbia mai avuto un cuore
 non  se ne  andrebbe  in giro  a  romperlo,
e tutti quelli che siano stati dentro una parte,
  non se andrebbero in giro ad odiarla.
Dolce Jane, dolce dolce Jane”.
Lou Reed

Da bambini troviamo sempre qualcuno con cui giocare.
Ci costruiamo una specie di mondo perfetto
dove tutto sembra collocato al posto giusto.
A volte può succedere che, per distrazione,
la porta resti aperta
e tu rimanga vittima di un gioco perverso.

La mia amichetta del cuore si chiamava Baby Jane
ed amava fare collezione di lucertole.
Aveva un corpo plasmato per fare l'amore.
In ogni momento, e senza alcun ritegno.
Conosci la favola di Alice?
Il demone nero è un uomo.
Il demone nero è una donna.
Pochi lo conoscono, ma tutti sanno.
Sin da quando sei entrata, non hai mai smesso di partecipare.
Tutto il tuo ardire mi travolge,
perché la mia vulnerabilità è la tua arma più potente.
Sono così stranamente eccitato mentre ti aspetto
tra mille stracci di ricordi.
Baby Jane stammi vicino, stammi lontano.
Bambina senza cuore, tu non mi appartieni!
Tu che mi raggiungesti...affannosa più che mai!
E mi confidasti il piacere,
uno squarcio tra le costole!
E la tua voce...
mi ricorda il grido di un guerriero in battaglia colpito alle spalle.
Babby Jane, vorrei poter danzare.
Ma non c'è luogo e formula a me corrisposte.
Ed il sogno, che vasti e confortevoli suoni mi concede,
conserva il lamento del vento,
il lamento di un fiume in gravidanza.
Baby Jane, Baby Jane fammi entrare,
credo di saperne abbastanza.
Fammi entrare...
sarò il tuo fornitore, giusto per iniziare.
Fammi entrare...
sarò il tuo amante.
Ho ucciso per te, e lo farò ancora.
È uno strano modo di dirti ti amo.

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