Paasilinna, scrittore finlandese classe ‘42 con passato di giornalista e poeta, è uno degli scrittori della “terra dei mille laghi” più conosciuti all’estero.
I suoi romanzi, specchio delle realtà finlandesi e accompagnati da un delizioso humour, non mancano di far riflettere su tematiche sociali quali la difesa dell’ambiente e della natura.
“Piccoli suicidi tra amici” si addentra, usando un mood ironico - agrodolce, in un tema “caro” alla Finlandia: il suicido apportato dalla depressione. Uno dei personaggi principali è Onni Rellonen, piccolo imprenditore in crisi che, stanco della routine d’ogni giorno e del passare meccanico della vita, decide di suicidarsi scegliendo però, a sua insaputa, un granaio già occupato dal colonnello Hermanni Kemppainen, anch’esso aspirante suicida.
L’incontro fortuito li porta ad elaborare un macchinoso piano: fondare un’associazione per aspiranti suicidi. A tale associazione aderiranno più di seicento persone e trenta di esse decideranno, dopo un incontro al ristorante, di noleggiare un autobus e partire per un folle viaggio, un viaggio degli opposti verso le terra del sole. Alla ricerca delle mete più bizzarre e attraverso mille peripezie giungeranno fino in Portogallo riscoprendo e riassaporando quel gusto per la vita smarrito nella “terra dei mille laghi”.
E’ un libro on the road dal sapore nordico e surreale che a tratti pecca di una narrazione lenta poi accelerata da quelli ingredienti cari all’autore: stravaganza e ironicità. Un cinico inno alla vita.
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