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dedicato a Umberto



Letteratura

 

Kalila e Dimna. Fiabe indiane di Bidpai
Ramsay Wood

di Chiara Fassari

 


Capolavoro della letteratura orientale questa raccolta di racconti, trasmessi inizialmente per via orale, sono di un’epoca a cui è impossibile risalire. Si dice apparvero per la prima volta in una raccolta in sanscrito diciassette secoli fa, da attribuire a un grande saggio indiano: Vishnu Sharma. Furono tradotti ovunque nel mondo in più di 50 lingue. Dei monaci buddisti portarono la raccolta in Cina e in Tibet. Intorno all'VIII secolo cominciarono a circolare versioni della raccolta in persiano, arabo ed ebraico. Nel Medio Evo fu tradotta in latino, turco, russo; in età moderna in francese, tedesco, svedese e italiano. Questi racconti possono essere definiti precursori delle più moderne favole di Esopo, di La Fontaine e dei fratelli Grimm. E’ un‘immersione incantata in un sogno dentro un sogno e dentro un altro ancora, un susseguirsi di racconti in una struttura che potremmo definire a “matrioska”. Uno scavare in profondità mettendo alla luce quella saggezza eterna perché universale e sempre contemporanea. Il filo conduttore è il tentativo di acquisizione della consapevolezza di chi siamo e del mondo che ci circonda. Un ritorno alle origini, una semplificazione della realtà: spesso anche i problemi più grandi possono variare forma e apparire bazzecole se rapportati ad un campo visuale “altro”.

Protagonista è un potente e giovane sovrano indiano di nome Dabschelim. Un re annoiato dall’abbondanza delle sue stesse ricchezze, incattivito dalla ripetitività dei giorni, un re incapace di vedere la bellezza della vita, un re insonne, tanto annoiato da trascorrere le notti a osservare le stelle e i giorni a dormire. Ma proprio in una notte gli apparirà un misterioso uomo venuto dalle stelle (il suo inconscio) che lo farà riflettere sulla propria condizione di vita. Assistiamo ad una sorta di trasposizione dal mondo umano a quello animale, Attraverso la presenza di numerosi animali che riporta il pensiero, attraverso la fantasia, non più all’uomo al centro dell’universo ma all’uomo nell’universo al pari di qualsiasi altro essere; una coscienza di valori universali che vanno oltre il concetto di umano o animale verso il concetto di “essere”. Il re scenderà dal suo piedistallo e inizierà a vedere con gli occhi del suo suddito acquistando coscienza di sé e del mondo che lo circonda, ripercorrendo racconti incantati per la loro semplicità e genuinità.

Sono racconti impregnati di saggezza che rivelano come talvolta è proprio dietro l’angolo, e nelle cose a prima vista più semplici e banali, che si cela la meraviglia dell’esistenza in tutte le sue sfumature. Basta semplicemente cambiare punto di vista, per poter apprezzare e godere pienamente di ciò che ci circonda.

Sono racconti ricchi di insegnamenti, universali e senza età, adatti a tutti, grandi e piccini, per la loro essenza più pura e la loro semplicità stilistica, lineare e scorrevole.


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