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dedicato a Umberto



Letteratura

 

Alluminio
Luigi Cojazzi
Halley Editore

di Giusy Torre

 


Tra le mani, un libro che, per la produzione e la stampa, vanta di non essere costato l’abbattimento di un solo albero, secondo i principi della campagna “Scrittori per le foreste”, lanciata da Greenpeace, cui lo scrittore aderisce.

Tra le pagine, la storia di un ragazzo, Dani, che si legge tutta d’un fiato. Una storia sul coraggio, nonostante la paura e il suo odore di alluminio e acido …

Un racconto circolare in cui si distendono fluide le forme del destino, forme dell’abbandono e della mancanza, forme dell’amore e del ritorno, con un finale sospeso fino all’ultima battuta.

Il Cile e l’Argentina del ’78, la dittatura dei “generali” e i mondiali di calcio,  sono l’ambientazione di una storia di piccole comete, personaggi carichi di un presente oscuro, che tentano, in una folle corsa, di sovvertire l’ordine predisposto da una dittatura che controlla la realtà, costruisce la sua verità, censura l’informazione e anestetizza le coscienze, creando il puntuale e nauseante pretesto per distogliere l’attenzione delle folle dalle falde di ingiustizia e povertà che ha causato.

Così il mondiale di calcio, sorvegliato e truccato è la maschera di una dittatura reale ma sotterranea. Ma il vero gioco è quello delle partite notturne, in uno spiazzo sterrato, di un gruppo di ragazzi che sfugge all’alienazione del lavoro in fabbrica: “Quando il buio ci lavava dalla pelle le ultime tracce della fatica, ci trasformavamo nei nostri sogni”… funamboliche azioni da prestigiatori del pallone. Tuttavia, anche quel momento di pura libertà non riesce ad essere immune dal circolo vizioso del mercato dell’inganno della speranza: un torneo, le scommesse e in palio il proprio destino. Una lotta feroce e brutale tra poveri e disperati, che ricorda la lotteria di Babilonia di Borges e che cancella la poesia iniziale della magia del gioco. La magia di un tiro che può stravolgere i piani del potere, come una cometa con la sua imprevedibile comparsa luminosa in cielo.

Ciò che lega il principio e la fine è l’odore della paura. Un’ odore pungente di acido e alluminio che si mescola al ricordo e al pensiero di due figure: quella del fratello, Manuel, fonte di conoscenza e lume della coscienza che grida “animo animo animo” quando la paura assale e le forze se ne vanno, e  quella di una donna misteriosa, Luz Azul, “respiro e battito … soffio che ravviva la scintilla”, ultimo anello di congiunzione con il passato per Dani.

La vertigine delle emozioni accompagna la lettura di questa storia, piena di movimento e parole, ma anche di silenzi e vuoti, quelli che appartengono alla promessa del ritorno, insano desiderio di vendetta contro il tempo, desiderio di quel che non è più, e di cui si avverte la mancanza. Oltre il dolore. Oltre la segreta prossimità tra le forme dell’amore e le forme dell’abbandono.


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