di Adriano Patti
Chissà se Alec Empire sa che Sune Rose Wagner è salito sul palco dei Mercati Generali di Catania con addosso una maglietta degli Atari Teenage Riot…..
Maglietta fuorviante, come avrebbe detto qualcuno!
Davanti ad un numero di persone decisamente inferiore a quello che era lecito immaginare alla vigilia The Raveonettes, momentaneamente privi della splendida ma incinta Sharin, sostituita in questa tournèe dalla sorella (ma non se n’è accorto nessuno), vanno a ripescare dei calendari fine anni 80 da appendere al muro, nonché vecchie foto dei fratelli Reid ed un vecchio fuzz con due sole manopole.
Gain e Volume!
Rabbia e docezza!
Bastone e carota!
Velvet e underground!
Ed ovviamente Gesù e Maria Catena!
Per circa un’ora sembra quasi di sentire l’odore del curry di Camden e tutti i cellulari che riprendono e fotografano il palco diventano pura metafisica, slegati dal filo dei ricordi che avrebbe dato loro un senso fossimo stati nel 2008.
Ma nel 1988 i telefonini non c’erano!
Piccoli capolavori di noise pop e null’altro.
You Want The Candy o Dead Sound o Aly Walk With Me, cosi come Love In A Trash Can o la splendida Attack Of The Ghost Riders non sembrano nemmeno essere state partorite nello spazio di un lustro.
The Raveonettes non è di sicuro la band che ti cambia la vita, come diceva qualcuno a fine concerto, ma se li vedi dal vivo è…..bello!
Come un timpano ed un rullante che accompagnano le tue extrasistole sulla via di casa.
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