di Valeria Anfuso
Dopo ben tredici anni di assenza dalla capitale, i Depeche Mode sono tornati per presentare per l’ultima volta ai fans italiani il repertorio del Playing the Angel tour, dopo le acclamate date milanesi di febbraio.
I Depeche salgono puntuali sul palco intorno alle 21:30 dopo una strepitosa esibizione degli scozzesi Franz Ferdinand, a sua volta preceduta da un breve intervento degli Scarling, band emergente statunitense.
L’accoglienza alla band risulta veramente entusiasmante dopo un breve intro tratto da Introspectre. Lo show rivela subito una gradevole novità attraverso l’avvicendarsi sugli schermi di clip egregiamente montati, riproducenti la performance in progress e talvolta affiancati ad immagini e spezzoni di videoclip certamente familiari ai fans di vecchia data.
La coreografia è notevole: nel campo semantico di una navicella spaziale troviamo una enorme sfera-robot che snocciola frasi attinenti le canzoni oltre a dei countdown; le tre tastiere(di cui una sola di Gore) sono dei banchi di comando e il tutto è silenziosamente “vigilato”dalla maestosa
figura del famoso personaggio piumato della copertina di “playing the angel”, simpaticamente ribattezzato da molti fan italiani “il pennuto”.
La scaletta del tour europeo ha delle piccolissime variazioni, compare la preziosa Photographic e la sensuale Stripped che ricorda peraltro la scorsa comparsa a Roma della band nell’ambito del Devotional Tour a discapito di Everything counts.
Compaiono numerose hit del passato che accontentano il pubblico dei “devoti” come World in My eyes, A question of Time e Shake the disease (quest’ultima reinterpretata in chiave romantica da Martin Gore e privata dell’elemento elettronico).
La vera esplosione si ha con Never let me down again in chiusura, contornata dalla classica abitudine del carismatico Dave di intonare proprio sulle note conclusive una coreografia a “campo di grano” con la lieta complicità del pubblico.
Scaletta
Intro(spectre)
A Pain That I'm Used To
A Question Of Time
Suffer Well
Precious
Walking In My Shoes
Stripped
Home
It Doesn't Matter Two
In Your Room
Nothing's Impossible
John The Revelator
I Feel You
Behind The Wheel
World In My Eyes
Personal Jesus
Enjoy The Silence
Shake The Disease
Photographic
Never Let Me Down Again
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