La storia di un ragazzo cresciuto nella baraccopoli di Mumbai, che tenta la fortuna al conosciutissimo quiz 'Chi vuol esser milionario?' potrebbe sembrare banale, ma la sapiente sceneggiatura, che ha saputo rendere il best seller da cui è tratto, e la regia magistrale di Danny Boyle ne fanno un film appassionante e assolutamente imperdibile.
Dalle prime scene l’uso della cinepresa a mano libera cattura l’attenzione dello spettatore e lo accompagna da vicino nell’avventura di Jamal, ripercorrendone il vissuto e restituendo al tempo stesso un’immagine dell’India moderna in cui l’estrema povertà si contrappone alla ricchezza dei parvenue.
L’impronta del regista di ‘Trainspotting’ si ritrova nell’energia con cui la vicenda si svolge, attraverso una serie di flashback e al ritmo di una colonna sonora trascinante, e in particolare nella bellissima scena dell’inseguimento dei bambini, che catapulta nella vita degli ‘slum’ in maniera insolita e avvincente.
Ogni scena è un’esplosione di colore e vitalità che nulla toglie alla drammaticità degli eventi narrati (le violenze dei fanatici religiosi, le mutilazioni inferte ai bambini destinati al racket dell’elemosina). Miserie umane, che forse ci faranno vedere qualche immigrato con occhi diversi, sulle quali campeggia il sogno di una vita migliore di cui il quiz diventa simbolo.