di Florinda Ipocoana
Vengono dalla calda e luminosa Los Angeles queste quattro belle ragazze, che iniziano a suonare dal 2004, pubblicano auto producendolo un 'Ep 'Exquisite Corpse', datato 2008 e realizzano finalmente 'The Fool' nel 2010 grazie alla britannica label Rough Trade, da sempre incline a suoni oscuri. E infatti l'esordio delle Warpaint, a dispetto della colorata terra dove nascono, è cupo, fosco, romanticamente lascivo, malinconicamente istintivo. Istintivo come solo la musica tutta al femminile può essere, umorale, sognante...
A chi ispirano è evidente dalle prime note: Cure, Cocteau Twins, una leggera eco di PJ Harvey e una pizzico di Bjork. La loro miscela di new wave inglese e psichedelia statunitense, per quanto derivativa, ha però conquistato critici ed addetti ai lavori, forse anche nostalgicamente legati a band femminili di spessore, ormai riposte, anche se mai dimenticate, le Organ, per fare un nome fra tutti...
Di argomentazioni valide per apprezzarle e forse amarle le Warpaint ne danno tante, a cominciare dal bel cantato di Emily Kokal, soave alle volte o pungente altre, ma sempre penetrante, passando alle suggestive trame compositive, ricercate e raffinate, continuando dai testi, poetici e sofisticati, e finendo con l'indubbia abilità nel maneggiare gli strumenti, dicono anche dal vivo.
Forse, unica piccola pecca, la lunghezza dei brani (il più breve dura 4:10...) che ci dice però come le nostre non si preoccupano di certo della sfida che è il minutaggio censorio delle radio. Hanno tanto da dirci e ce lo dicono bene.
Ma quel che troviamo più urgente dire, nel difficile tentativo di descrivere un argomento tanto legato all'emozione come è la musica, è che ciò che prevale, ascoltando queste belle 9 tracce, sui suoni, sugli strumenti, sui testi, è in assoluto una originalissima energia eterea, tanto vigorosa quanto fragile, tutta anima e cuore, passione senza limiti, delicata intensità, e cercare di descriverne le suggestioni è talmente arduo che il consiglio che ci sentiamo di dare, senza inutile retorica è: ascoltate quest'album!
Non tutte le canzoni vi conquisteranno, ma ci sono almeno 5 episodi di incantevole magia psichedelica, di melodia che toglie il fiato, di nebbioso suono che trascina in un luogo misterioso e stregato chiamato “Donna”...
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