HOME      GUESTBOOK      CHAT      NEWSLETTER      REDAZIONE                CONTATTI
 il progetto      gallery      recensioni      interviste      video      audio      concerti      rubriche
dedicato a Umberto



Recensioni
Album

 
THE PAINS OF BEING
PURE AT HEART
Omonimo
Slumberland - 2009

di Fabio Milardo

 

Ci vuole stile anche nel saper raccontare la sofferenza di un’adolescenza piena di insoddisfazione, paura e dolore: dolore di essere puri di cuore.

Solo dal nome si percepisce la tendenza indie pop di questi quattro ragazzi newyorkesi, dopo l’ep uscito nel 2007 dovevano aspettare questo debutto per potersi considerare maturi.

E’ il loro pathos adolescenziale che invade l’intero album a evitare la limitatezza musicale tra Smiths ed M83, soprattutto per quanto riguarda i testi.

Il basso dall’attitudine darkwave evidenzia la dinamica dei feedback che riversano come pioggia l’anima shoegaze, dove sembra concretizzarsi lo scuro stile inglese dei primi anni novanta.

L’efficacia del ritornello sdolcinato, ripreso anche da melodie pop scozzesi (Pastels), è sinergico agli intrecci vocali che sembrano sfuggenti, ma entrano subito in circolo; da lodare lo stile eclettico nei passaggi tra le seducenti coltre di feedback e il tenero lirismo pop che non ci fa pensare ad un revival dei primi nineties in quanto tutto è fatto in un espressione di disillusa spontaneità post adolescenziale.

I “the pains of being pure at heart” hanno elaborato i 33 minuti più importanti della loro vita in maniera impeccabile, nulla da dire: è proprio un debutto convincente.

 

Official Website
My Space

 

Commenta l'articolo sul GUESTBOOK

TORNA ALL'ELENCO RECENSIONI

 

   

 

 
Rumori Sound System - © Copyright 2000