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Recensioni
Album

 
PULCHER FEMINA
Darkness Prevails 
Decadence Records - 2010

di Valeria Anfuso

 

Pulcher Femina, il progetto di Roberto Conforti attivo dal 1997, sforna dopo diversi anni di silenzio Darkness Prevails.

Ciò che permea l’intero l’avoro è qualcosa di paragonabile a un chiaroscuro, che forse descrive le emozioni che le tenebre lasciano affiorare con maggiore o minore intensità. Tutto ciò viene tessuto con molta cura su un’elettronica che mescola le diverse influenze di cui si nutre il sound, che è stato da sempre evocatore di un mood oscuro e malinconico.

Il tempo non è dunque trascorso invano: una produzione ben fatta, una dinamicità complessiva all'interno dell'album, arrangiamenti e beat ben miscelati e composti, ce lo confermano attraverso diverse delle tracce che troviamo in Darkness Prevails, con punte di maggiore convinzione su momenti come la dinamica e vibrante Broken Hearted e la trascinante e morbida Last Time.

Nulla ha tolto alla sensibilità e all'intenzione di Roberto Conforti l'assenza di voci femminili, che in passato sono state rispettivamente Anna Cerichelli e Daniela Bruno dei Miriam. Il pathos risulta pieno e il risultato è di tutto rispetto.

Un esordio troppo energico (per le prime tre tracce e in particolare su Bio-illogical Progress) potrebbe forse stancare i meno avvezzi a ritmi di questo tipo o sciupare la delicatezza e raffinatezza degli episodi immediatamente successivi. Il cuore pulsante dell'album inizia a battere dalla quinta traccia che potrebbe rappresentare un ottimo biglietto da visita per Darkness Prevails. D'accordissimo invece con la chiusura, sigillata con una traccia altrettanto dinamica, Face the Fear.

Alla fine sarà chi ascolta a decidere se l'oscurità prevale. Sotto ampi strati di malinconica e fitta penombra, potrà trovare interessanti chiaroscuri o forse scie luminose.

 

 

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