di Giuseppe Magnano
Negli ultimi tre anni la band newyorkese, pur sentendosi particolarmente appagata dal trionfo di Let Go, pubblicato nel 2002 dopo essere stati letteralmente scaricati dalla Elektra per avere smesso di incidere singoli da MTV – heavy – rotation, non si è cullata delle vendite ma ha continuato a lavorare con profitto.
Con la loro impostazione classica da NYC rock’n’roll band (Matthew Caws – chitarra e voce era compagno di scuola di Daniel Lorca – basso) hanno tenuto testa alle leggi di mercato interamente autofinanziando l’album più bello e più sentito, parlo sempre di Let Go, elevato nel podio dei migliori dischi del 2002 dalla totalità delle riviste di settore.
Let Go: un album pop, ricco di introspezione, malinconico ma allo stesso tempo ipnotico e gioioso, decisamente indipendente.
The Weight Is A Gift, a distanza di tre anni, ha l’incombenza di confrontarsi col passato prossimo e ne esce, di sicuro, a testa alta. Riprende da dove Let Go aveva lasciato, con brani grandiosi quali Concrete Bed e Do It Again, musica power-pop di impatto, riff incalzanti e ritmi decisi (Blankast Years) sound tipicamente americano stile Guided By Voices (nella splendida Imaginary Friends che chiude l’album).
I Nada Surf confermano di avere definitivamente superato la crisi creativa e produttiva durata, loro malgrado, oltre sei anni, fino al 2002 e sono tornati adesso con con un album-conferma che degnamente prosegue il filone american-pop.
www.nadasurf.com
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