di Florinda Ipocoana
E Marc Collin colpisce ancora…
Il musicista francese, fondatore insieme ad Olivier Libeaux dei “Nouvelle Vague”, continua a contaminare gli anni 80, ma stavolta la musica che reintrepretano gli “Hollywood, Mon Amour”, nome del nuovo progetto, è quella della colonne sonore di alcuni dei film di maggior popolarità in quegli anni. Dunque, non c'è solo musica stavolta, ma anche un apprezzato riconoscimento al grande schermo, a quelle pellicole accompagnate da brani che segnarono, in qualche modo, momenti della vita di chi quegli anni di “Nuova Onda” li ha vissuti…
E precisamente, secondo me, si pone qui la vera magia di queste covers: su chi quei passi di vita li ha percorsi e calpestati, riascoltare dopo anni brani come REALITY da “Il Tempo Delle Mele” o A VIEW TO A KILL da “007, Bersaglio Mobile” o THIS IS NOT AMERICA (composta originariamente da Pat Metheny e cantata da David Bowie) hanno un effetto da macchina del tempo, da catapulta all’inverso nell’infinito…
I ricordi, la nostalgia prendono ineluttabilmente il sopravvento: chi ricorderà il primo bacio, chi il primo ballo lento, chi quel pomeriggio in discoteca o quell’indimenticabile film visto al cinema senza mamma e papà…
La mia desiderata volontà di parlare di questa nuova raccolta, vuole essere per lo più un tributo ad un artista che sento vicino anche come uomo, uomo che conferma ancora una volta il suo amore per quegli anni che anche io ho amato. E ce lo dimostra attraverso il più diretto degli incantesimi: la musica! Perché in fondo, una delle più belle e semplici magie che è la musica, è proprio la capacità di farti rivedere una scena della tua esistenza, rivivere un momento dimenticato o il ricordo di qualcuno e del suo odore…
La musica fa viaggiare ed ascoltare le covers degli “Hollywood, Mon Amour”, significa fare un balzo indietro nel tempo di più di 20anni….
I brani sono riletti con estrema classe, eleganza e devozione. L’ha sempre fatto e continua. La grandezza da dover riconoscere a Marc Collin è proprio quella di stravolgere la partitura, di donarci ex novo un’incantevole versione, senza però mancare mai di rispetto a quella originale. Ripassa le sfumature dei colori, stempererà o evidenzierà alle volte i toni, ma non sostituirà mai le tinte autentiche… “WHAT A FEELING”, ad esempio, tratta dal mitico “Flashdance” è quasi irriconoscibile, eppure totalmente godibile…
I brani sono reinventati in lettura vocale, anche stavolta, con voce esclusivamente femminile, fra cui quella soavissima di Skye, cantante dei Morcheeba e quella di Juliette Lewis, che canta la sola canzone, fra quelle prescelte, ad avere un gusto decisamente amaro. Eppure anche lei non si discosterà comunque dalla mielata gustosità generale che ha quest’album, che inserisci nel tuo lettore e lasci suonare fino alle fine assaporandone senza sosta tutta la raffinata delicatezza.
Se ascolti queste songs per la prima volta, rimarrai affascinato da suoni eterni; ma se hai qualche anno in più dei 30, sarà fatale affacciarti alla finestra del passato e ripercorrere gli anni andati dell’adolescenza…
www.hollywoodmonamour.com
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