di Muro Furitano
C’è chi è pronto a scommettere su di loro e consacrarli come nuovi paladini del synth pop, questi quattro ragazzacci provenienti da una cittadina nei pressi di Nottingham, Gran Bretagna, osannati dalla critica e dalle copertine della rivista NME dietro la supervisione del solito genio-produttore Erol Alkan.
Per intenderci, lo stile è quello klaxoniano, le facce sono post liceali (ma in nessuna di
esse riscontriamo tracce di acne giovanile) il video in stile fantascientifico,le atmosfere sempre più esasperatamente psichedeliche, le melodie in salsa wave-punk.
Ovviamente non possono non aver preso ad esempio band culto degli anni ’80 come i New Order, Gang of four o i robotici Devo.
Siamo all’esordio del “four piece” britannico, con l’uscita del loro primo disco “Fantasy Black Channel” e nonostante siano attivi da parecchi anni, confezionano con “Heartbeat” e “Space and the woods” dei singoli di notevole caratura, caratterizzati da fantasia ritmica, chitarre imprevedibili e gelidi sottofondi spettrali oltre ai sorprendenti e schizofrenici passaggi.
C’è chi dice che “forse è esagerato parlare di definitiva consacrazione per un gruppo dopo un solo disco, ma ascoltando Fantasy Black Channel la tentazione di farlo è molto forte”.
E come dargli torto!
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