di Giulio Tomasi
Action Please!No,non siamo in una scena di un film hollywoodiano ma in quella shoegaze/post-rock di cui i København Store ne sono tra i maggiori rappresentanti nella penisola.Il loro disco dal titolo filmico nasce dall’intenso lavoro di quattro ragazzi piacentini - e con l’aiuto di Giacomo Fiorenza - durato due anni i quali escono per la neonata etichetta 42 Records che ha sede tra Roma e Bologna.
Caratterizzati da suoni freddi provenienti dalla Scandinavia da cui dicono di essersi ispirati,la città norvegese di København appunto,spaziano dal frenetico post-rock di matrice puramente italiana alla Giardini di Mirò allo shoegaze dei maestri My bloody valentine, il tutto unito ad una atmosfera solenne e ad una malinconia dream-pop sognante stile Sigur ròs.
Colpisce il fatto che alcuni tra i pezzi dell’album siano stati affidati all’ugola timida e introspettiva di Alessandro Raina (“We Came Down From The North“),tra l’altro un ex della formazione bolognese,e a quella maestosa di Johnatan Clancy conosciuto come frontman dei Settlefish (“Ants Marching On“).
Il progetto dei København Store è da considerarsi un progetto esteso con più collaborazioni vocali al seguito,basato su di un magnetismo strumentale disarmante e sempre alla ricerca di suoni insoliti.
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