di Giulio Tomasi
Il loro lavoro d’esordio “Let me introduce my friends” ha consacrato gli I’m From Barcellona come la formazione capace di svelare ai più la magia dell’ pop scandinavo. Il combo di Emanuel Lundgren e dei suoi 28 amici (si avete capito bene, 28!!!) è difatti l’espressione “mainstream” di una delle istanze musicali più fertili degli ultimi anni.
Rispetto a esimi colleghi del nord Europa i nostri hanno beneficiato dell’attenzione robusta della stampa di settore spianando la strada a un successo che ha diviso gli ascoltatori in 2 fazioni: chi adora le loro canzoni zuccherose e chi le detesta ritenendo la band un bluff.
Il sottoscritto sostiene il primo partito, difatti risulta difficile resistere alla capacità di songwriting di Lundgren, uno che in 3 minuti riesce a farti felice come pochi, uno di quelli che, pure i detrattori dovranno ammetterlo, di musica popular ne deve aver masticata parecchia.
Il ritorno dopo 2 anni dall’album che li ha lanciati è un concept dedicato al famoso prestigiatore, mestiere che il buon Emanuel sognava di compiere da bambino. Rispetto alla prima uscita, il numero dei pezzi a presa istantanea diminuisce, ma non c’è da disperarsi perché la band è in grado di tirare fuori dal cilindro numeri come “Paper Plane” e “Ophelia”.
Sono proprio questi i giochi di prestigio che ci fanno affermare che forse l’hype gravitante intorno a questo progetto non è demeritato. It’s only scandinavian pop but i like it.
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