di Florinda Ipocoana

Blood Orange è il nome del nuovo progetto firmato dall’ eclettico Devontè ‘Dev’ Hynes, già noto grazie agli antecedenti lavori realizzati come Lightspeed Champion. Musicista, ma anche produttore ed autore di brani per Florence And The Machine, ad esempio…
E’ l’estate del 2011 e sforna questa raccolta di ottima fattura, un mix di Morricone, Calexico, funk, persino sonorità orientaleggianti e riferimenti agli anni 80, da Prince a David Bowie, che solo a pensarci già viene il mal di mare! Ed invece, l’ascolto è una vera sorpresa. Il giovanissimo Dev, ha 25anni e suona da 5, è riuscito a sintetizzare tutto questo arrivando ad un composto ben equilibrato e quasi impalpabile, senza malinconie, ma riuscendo comunque a mantenere un’atmosfera non malata né mai triste ma tuttavia oscura…

Non è nuovo alle contaminazioni di certo; dall’indie folk pop di area USA iniziale, all’utilizzo poi di synth molto più “disco”. Ora, inoltre, a seguito di una serie di interventi chirurgici, il nostro ha cambiato timbro di voce, adesso più acuta ed androgina, che conferisce così un ennesima trasformazione, una nuova rinascita. I cambiamenti gli piacciono, è evidente che il rinnovarsi musicalmente ad ogni nuova produzione è per lui un’ inevitabile scelta… Unica costante, la sua parte pop, sempre ipnotica, accattivante, intrigante.

Personaggio a tutto tondo quindi, che piace proprio per questo talento innato nel trasformarsi, nel seguire la scia senza mai conformarsi, con la capacità di chi sa indossare nuovi abiti lasciando intatta la propria personalità.

Estrema cura nella partitura, un lavoro attento e ben strutturato, questa ARANCIA ROSSA è il progetto che preferiamo, nell’attesa di vederlo vestito di rinnovata pelle e di sentirne altre melodie…

Il brano che crediamo meglio rappresenti l’ultimo lavoro di questo genietto dalla pelle d’ebano e dai multiformi cappelli, è “The Complete Knock”, dove funk ed oriente si rincorrono fra chitarre new wave e base electropop.
Segnaliamo anche “Instantly Blank”, che solo per la delicatezza dei coretti e la varietà di percussioni utilizzate merita almeno una citazione ed il brano di chiusura, “Champagne Coast” il nostro preferito, la conclusione che non ti aspetti, un’elegantissima ed incessante summa maxima dei migliori esponenti del pop anni 80, dai Culture Club ai Duran Duran, passando da Howard Jones e David Bowie e non solo… Richiami talmente evidenti da lasciar comprendere come il risultato volesse evidentemente essere un plagio o meglio un vero e proprio reverenziale tributo.

Non fatevi dunque trarre in inganno dalla copertina, dove una donna versione dark lady sembra voglia tentarvi col suo abitino di rete e pizzi e lo sguardo fascinoso. L’unica seduzione a cui Blood Orange vuole dare vita è la sua musica…

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