di Giulio Tomasi
Diciamocelo pure, i The Aliens sono una formazione che non riesce a superare gli ascolti estivi, cosi ci sentiamo ancora un pò orfani della Beta Band.
Il vuoto lasciato dal gruppo autore di capolavori come Hot Shots 2 tuttora sembra poter essere colmato da uno dei dischi più astrusi che siano emersi nel 2008 in ambito avant pop. Stiamo parlando di Oulipo Saliva di Angil and the Hiddentracks.
Del combo francese si è accorta perfino la Chemical Underground che ha garantito una massiccia distribuzione del lavoro rispetto alla label di appartenenza del collettivo, la We are unique records.
Non inganni la precedente similitudine con la band di Steve Mason, la quadratura del cerchio riguardo ai riferimenti accostabili ai nostri è un impresa davvero difficile.
In campo c’è infatti un gioco totale in cui lo sfondamento è affidato al rap del cantato capace di trasformare perfettamente il grande lavoro di arrangiamento sulle fasce, dove si corre maestosamente su decenni di tradizione popular, mentre dietro a protezione della porta troviamo una dose robusta di sperimentazione. Squadra rivelazione dell’anno
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