di Giuseppe Magnano
Dopo averli visti dal vivo ai Mercati Generali un paio di settimane fa, ho deciso di acquistare il loro ultimo, quinto, lavoro, spinto sia dalla memoria del divertimento di quella serata, dal numero dei brani (ben 15 + ghost track) ed, in generale, dalla buona impressione che mi hanno dato.
Gli Stereo Total sono in due Francoise e Brezel, ragazza e ragazzo, francese lei, tedesco lui e cantano in tutte le lingue. Lui molto simpatico, lei non bellissima ma attraente e spiritosa. Suoni pop, molto sixties, a tratti volutamente banali e stupidi, essenziali. Sembra di ascoltare una vecchia radio degli anni sessanta.
Tastierine, piccoli campioni, semplicità assoluta rendono questo album davvero piacevole all’ascolto, rilassante, allegro anche se, naturalmente, è impossibile chiedere alla musica contenuta nel disco l’ottima resa del duo nella loro esibizione live.
Nelle loro canzoncine molto ritmate si parla di amori a tre, di cleptomania, di bambole, e, grazie sia ai loro testi che alla loro musica, sono stati definiti "kitsch pop" ma in realtà ogni brano può essere inglobato (visto che al giorno d’oggi è necessario etichettare, per forza, tutto…) nelle varie sfumature del pop più leggero, euro pop plastico (ricordano le idee di base che hanno ispirato i giovanissimi Bis nel 1997) e multicolore a volte anche con schizzi leggermente punk.
Chi ha saltellato con piacere vedendoli dal vivo non resterà deluso da questo album davvero irresistibile.
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