di Giuseppe Magnano

Il punk è morto? No, non penso proprio, soprattutto fino a quando continueranno ad esistere gruppi del calibro di Alkaline Trio, californiani, decisi, potenti, incisivi.

Meno famosi di Green Day e Blink 182, gli Alkaline Trio esordiscono nel 1998 con 2 EP ("For Your Lungs Only" e "I Lied My Face Off") e con un album capolavoro "Goddamnit" per l’indipendente Asian Man Records, etichetta californiana politicamente impegnata contro il razzismo ed altre discriminazioni; questo album è stato una vera e propria rivelazione per la scena punk – rock indipendente ed ha ottenuto molti consensi dalla stampa specializzata in Europa. Lo si compra per soli $8 direttamente alla fonte (www.asianmanrecords.com), da avere assolutamente.

Successivamente è uscito, sempre per la stessa label, il secondo "Maybe I’ll Catch Fire" ed una raccolta di inediti e b-sides (sempre $8, sempre da non perdere).

Gli Alkaline Trio sono in tre, suonano un punk con riferimenti pop – emo – rock, riescono ad essere originali anche a distanza di 22 anni dalla creazione di questo movimento; chitarre energiche con riff d’impatto; batteria decisa ed efficace, diretta e mai confusa con scariche potenti e definite; voce chiara, mai sopra le righe o, comunque, mai più del dovuto con dei testi che sono delle poesie pure, storie semplici e mai banali. Decisamente ispirati dalla scena punk rock americana (Bad Religion, I Against I, Jawbreaker, Get Up Kids, Screeching Weasel) sarebbero uno dei gruppi di punta della Lookout Records – tra le migliori etichette di punk rock – ed infatti pare che i loro prossimi lavori usciranno proprio per questa label.

From Here To Infirmary propone 12 brani, per una durata complessiva di 38 min. circa, che, a differenza di tanti altri dello stesso genere, non vi annoieranno. Alzate il volume, tendete l’orecchio ed apprezzate la grande e semplice tecnica di Daniel, Mike e Matt.

 

 

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